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giovedì 23 aprile 2015

Storia di Evita Peron



 Eva Maria Duarte chiamata poi in modo affettuoso dal suo popolo Evita è sicuramente uno dei personaggi della storia che ha avuto grandissimo successo nella vita. Ultima di cinque figli illegittimi nacque a Los Toldos , in una paesino della periferie dell’Argentina. La madre aveva una macchina da cucire e così si guadagnava da vivere, la sorella lavorava alla posta del paese ed un altro dei suoi fratelli era un militare che viveva a Buenos Aires. Alle scuole medie ripeté l’ anno ma il suo carattere prevaricatore e la sua grinta le consentirono poi di emergere. Capì sin da giovanissima che da grande avrebbe fatto l’attrice ed anche se con ruoli minori nelle soap opera un po’ alla volta riuscì ad affermarsi ed ebbe col tempo la possibilità di acquistare una casa in una zona molto elegante di Buenos Aires. Come lei sia arrivata nella grande città tutt’oggi non è chiaro. La sorella afferma che fu accompagnata dalla madre a fare un provino di attrice, alcuni giornalisti invece affermano che andò con il musicista Agustìn Magaldi. Altri invece dicono che il fratello Juan, che era un militare, si occupò di lei proteggendola nelle tante difficoltà che incontrò all’inizio della sua carriera. Prima di comprare la casa non aveva una dimora fissa e nelle tournèe che faceva spesso concedeva il suo corpo per poter mangiare e guadagnarsi da vivere. Di costituzione era molto esile, ma era determinata ed ambiziosa, infatti nella sua vita non si limitò a fare solamente l’attrice ed il suo destino cambiò quando ad una serata di beneficenza a favore dei terremotati Eva incontra Juan Domingo Peròn, allora colonnello dell’esercito argentino e tra i due subito nacque l’amore. Peròn si dedicò poi alla politica divenendo finanche presidente dell’Argentina. Da quel giorno lei fu per lui la più grande sostenitrice. Lo appoggiava sempre con passione e determinazione nelle sue scelte politiche. Oltre questo si occupò di dare la giusta voce alle donne, che all’epoca non venivano considerate al pari dell’uomo, nessuno era mai stato in grado di occupare quel posto in società come lo faceva lei. Era la prima volta che un uomo che proveniva da una famiglia così importante sposava una fanciulla di così umili origini. Nel 1947 in qualità di First Lady fece un viaggio in Europa andando prima in Spagna, dove venne accolta benissimo e poi in Italia dove incontrò Papa Pio XII per venti minuti (lo stesso tempo concesso alle regine.) Egli le donò un rosario che poi terrà tra le mani quando morirà. Dopo l’ Italia il suo viaggio in Europa continuò andando anche in Portogallo, Francia e Svizzera. Quando poi tornò nel suo paese una folla immensa era lì ad accoglierla. Durante la sua, seppur breve vita, quando sfruttò il suo potere per dedicarsi alla filantropia ed alla charity si dedicò con tutte le sue forze a copiosi atti di solidarietà. Venne eretta una fondazione che portava il suo nome, cinquanta milioni di dollari furono raccolti in due anni ed Evita si occupava di tutto lei personalmente: ascoltava i poveri ed assisteva i malati di lebbra. Ha procurato tanti alloggi a chi non aveva un tetto sotto il quale dormire. Nel pieno della sua attività politica e sociale, ad un passo dal diventare vicepresidente dell’ Argentina si ammalò gravemente. Purtroppo fu un terribile tumore all’utero ad annientarla all’età di trentatre anni. Nella città di Buenos Aires il giorno della sua morte non si trovava neppure un fiore perché erano stato tutti posti sulla sua tomba. Dopo la morte fu chiesto allo stato pontificio di farla divenire santa, ma lo stato pontificio rifiutò. Da quando faceva l’attrice esibendosi nel ruolo di ingenua ne ha fatta di strada ed è diventata in breve tempo potente in tutto il mondo ed amata da un pubblico ampissimo. Lei stessa era una di loro, era la voce del popolo. Il leader spirituale dell’Argentina. Sfruttò la sua popolarità per fare del bene ed aiutare il prossimo. Seppur di umili origini ha fatto in breve tempo una grandissima scalata in società. Su di lei è stato detto tutto, o forse resta ancora tutto da dire. Più che un’ icona è stata un vero e proprio mito della storia dell’ Argentina.

mercoledì 22 aprile 2015

Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?





Dopo quasi quaranta anni da quando lo statista italiano Aldo Moro è stato catturato dalle brigate rosse per poi morire nel retro di una macchina dopo quasi due mesi di reclusione in un bunker. (Le brigate rosse sono state il più numeroso e longevo gruppo terroristico del secondo dopoguerra di estrema sinistra) Questo è stato sicuramente uno dei momenti più tragici della repubblica italiana dove non ci sono certezza ma ancora tanti punti interrogativi. Delinquenti ancora a piede libero e tanti dubbi ancora da sciogliere. Il giorno 16 marzo 1978 Aldo Moro si trovava in una chiesa in via Fani a Roma con dei carabinieri all’interno con lui e dei poliziotti fuori la chiesa che facevano da scorta, ma è importante far sapere che tra i carabinieri vi era uno dei complici delle brigate rosse. Il sedici marzo anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è andato a distanza di anni sul luogo dove sono stati ammazzati cinque poliziotti fedeli allo stato e alla democrazia per deporre una corona in loro onore. I poliziotti sono tutti morti e tra i carabinieri vi era un complice delle brigate rosse. Dopo la serie di omicidi che è stata fatta lui è stato portato in un nascondiglio delle brigate rosse per 55 giorni e da li mandava dei messaggi al mondo esterno, messaggi che hanno commosso l’Italia, fino al giorno in cui Il presidente della democrazia cristiana poi il 9 maggio è stato trovato senza vita in una Renault rossa in via Gaetani a Roma.  Purtroppo quando si è saputo che non c’era più niente da fare e che il corpo di Aldo Moro era stato trovato inerme in quella macchina l’Italia ha sofferto tanto e non sono mancati momenti di commozione e lacrime Aldo Moro aveva un rapporto particolare con Aversa, infatti lui quando andava a Bari e da lì doveva prendere il treno per Roma cambiava il treno ad Aversa rimanendo nella stazione diverso tempo e chi lo ha conosciuto può affermare che era una persona davvero molto affabile. Loquace e cortese con tutti. 

martedì 7 aprile 2015

Total White



Moda, arte e design si tingono di bianco
Il bianco, da sempre simbolo di purezza e candore e' il colore più chiaro tra tutti e solo a guardarlo trasmette senso di pace. Da diversi anni e' molto usato nell'arredamento ed oltre a ciò anche per questa primavera sarà molto di moda nell'abbigliamento, soprattutto d'estate perché risalta il colore ambrato della pelle. Per questa primavera abbiamo visto presso il palazzo Clerici di Milano sfilare Elisabetta Franchi, ad esempio, che mette insieme colori chiari e brillanti. Ampi gonnelloni, sia lunghi che corti, abbinati a top minimal. Giorgio Armani nel contempo ha presentato in passerella abiti a palloncino e pantaloni leggeri. Ma anche le jumpinsuit e gli abiti di pizzo saranno molto in voga questa stagione .  Per quanto riguarda l'arredamento questo colore ha la qualità di far apparire gli spazi più ampi e luminosi, ma l'unico inconveniente potrebbe riscontrarsi nel pulire casa perché le macchie su pareti e divani subito si notano. E nel campo dell’arte alcuni pittori hanno fatto di questo colore un vero e proprio status symbol, come ad esempio Fontana che tagliava le sue tele annullando così ogni tipo di colore e forma. Bianco come il ghiaccio, come la neve e la nebbia, nell’arte è supremazia della sensibilità pura.

A proposito di design voglio ricordarvi che  dal 14 al 19 aprile a Milano ci sarà la cinquantaquattresima edizione del salone del mobile che oltre allo spazio di Rho Fiera, avrà tante zone, tra via Tortona e Brera, dove si svolgerà il fuorisalone ed esporranno designer, sia italiani che stranieri, conosciuti in tutto il mondo. Davvero una bella occasione per godersi il capoluogo lombardo e girare per la città. 

venerdì 3 aprile 2015

Moschino Barbie spring summer 2015



Barbie, che adesso è pure su instagram, ha deciso di rifarsi fare il look da Moschino. L’iconica bambola nata negli anni sessanta ha il look adatto per ogni occasione ed ama indossare  stravaganti accessori. Il rosa è il colore protagonista della collezione  ma non è l’unico ad essere presente. Le borse sono fatte dello stesso materiale del salvagente e sono gonfiabili e sgonfiabili all’occasione. Poi troviamo la più classica a forma di cuore (un modello tipico della maison milanese) e quella a forma di radio o di scarpa. I costumi da bagno sono cuciti sugli abiti da giorno e sembrano perfetti da indossare come copricostume. Immancabile il simbolo del cuore su occhiali e camicette e quello della pace in formato maxi, che pende da orecchini e cinture. Gli abiti da sera sono tutti bellissimi, giganti paillettes e pellicce colorate sono l’ostentazione della sera. Una collezione per chi non ha paura di osare. 

giovedì 2 aprile 2015

Dsquared spring summer 2015



I fratelli Canadesi hanno stupito ancora una volta il loro pubblico con capi molto particolari e tanti giochi geometrici fatti con il colore. Nella primavera estate 2015 sono tantissime le nuance di questa collezione tra cui: rosso, giallo, verde, blu  e lilla. Che mescolati come un arcobaleno vengono fuori da nuvole di pieghe arricciate o piume colorate. Total look per il giorno, per il mare e per la sera. Gli stilisti si mostrano divertiti sulla passerella come se ci fosse un cielo sereno a splendere su di loro. Il cielo dell’ estate che porta tanto calore e tanti colori, ma soprattutto tanta gioia di vivere. 

mercoledì 1 aprile 2015

N°21 spring/summer 2015



La collezione n°21 impreziosisce il tartan con dozzine di pietre e decori. Accosta questo motivo in modo insolito con capi verde acqua di pizzo. E tra pizzo e chiffon le trasparenze non mancano. La donna Alessandro dell’ Acqua ama osare con bizzarri abbinamenti di colore e audaci trasparenze. E’ davvero evidente che andrà di moda la vita alta per i pantaloni e gli abiti che stringono molto il punto vita. Le scarpe sono tutte uguali e tutte bellissime, con o senza decori. Colorate e dai toni più disparati. 

martedì 31 marzo 2015

Fausto Puglisi spring summer 2015



La collezione di Fausto Puglisi è un tantino più colorata ed eccentrica di quella precedente. Forme geometriche e colori forti come l’ arancione, il giallo, il dorato interrompono gradevolmente quella che è la monotonia del bianco e del nero. Tondi, ovali, rombi e quadrettini sono ovunque, ma lo stilista ama giocare con trasparenze date da ampi trafori a groviera, oppure come quelli che abbiamo visto sui golf, i giubbotti, le gonne e vestiti. Una collezione decisamente straordinaria e avanguardista, dove lo stile geometrico è vero protagonista.