Eva Maria Duarte chiamata poi in modo affettuoso
dal suo popolo Evita è sicuramente uno dei personaggi della storia che ha avuto
grandissimo successo nella vita. Ultima di cinque figli illegittimi nacque a
Los Toldos , in una paesino della periferie dell’Argentina. La madre aveva una
macchina da cucire e così si guadagnava da vivere, la sorella lavorava alla
posta del paese ed un altro dei suoi fratelli era un militare che viveva a
Buenos Aires. Alle scuole medie ripeté l’ anno ma il suo carattere prevaricatore
e la sua grinta le consentirono poi di emergere. Capì sin da giovanissima che
da grande avrebbe fatto l’attrice ed anche se con ruoli minori nelle soap opera
un po’ alla volta riuscì ad affermarsi ed ebbe col tempo la possibilità di
acquistare una casa in una zona molto elegante di Buenos Aires. Come lei sia
arrivata nella grande città tutt’oggi non è chiaro. La sorella afferma che fu
accompagnata dalla madre a fare un provino di attrice, alcuni giornalisti
invece affermano che andò con il musicista Agustìn Magaldi. Altri invece dicono
che il fratello Juan, che era un militare, si occupò di lei proteggendola nelle
tante difficoltà che incontrò all’inizio della sua carriera. Prima di comprare
la casa non aveva una dimora fissa e nelle tournèe che faceva spesso concedeva
il suo corpo per poter mangiare e guadagnarsi da vivere. Di costituzione era
molto esile, ma era determinata ed ambiziosa, infatti nella sua vita non si
limitò a fare solamente l’attrice ed il suo destino cambiò quando ad una serata
di beneficenza a favore dei terremotati Eva incontra Juan Domingo Peròn, allora
colonnello dell’esercito argentino e tra i due subito nacque l’amore. Peròn si
dedicò poi alla politica divenendo finanche presidente dell’Argentina. Da quel
giorno lei fu per lui la più grande sostenitrice. Lo appoggiava sempre con
passione e determinazione nelle sue scelte politiche. Oltre questo si occupò di
dare la giusta voce alle donne, che all’epoca non venivano considerate al pari
dell’uomo, nessuno era mai stato in grado di occupare quel posto in società
come lo faceva lei. Era la prima volta che un uomo che proveniva da una
famiglia così importante sposava una fanciulla di così umili origini. Nel 1947 in qualità di First Lady fece un viaggio
in Europa andando prima in Spagna, dove venne accolta benissimo e poi in Italia
dove incontrò Papa Pio XII per venti minuti (lo stesso tempo concesso alle
regine.) Egli le donò un rosario che poi terrà tra le mani quando morirà. Dopo
l’ Italia il suo viaggio in Europa continuò andando anche in Portogallo,
Francia e Svizzera. Quando poi tornò nel suo paese una folla immensa era lì ad
accoglierla. Durante la sua, seppur breve vita, quando sfruttò il suo potere
per dedicarsi alla filantropia ed alla charity si dedicò con tutte le sue forze
a copiosi atti di solidarietà. Venne eretta una fondazione che portava il suo
nome, cinquanta milioni di dollari furono raccolti in due anni ed Evita si
occupava di tutto lei personalmente: ascoltava i poveri ed assisteva i malati
di lebbra. Ha procurato tanti alloggi a chi non aveva un tetto sotto il quale
dormire. Nel pieno della sua attività politica e sociale, ad un passo dal
diventare vicepresidente dell’ Argentina si ammalò gravemente. Purtroppo fu un
terribile tumore all’utero ad annientarla all’età di trentatre anni. Nella
città di Buenos Aires il giorno della sua morte non si trovava neppure un fiore
perché erano stato tutti posti sulla sua tomba. Dopo la morte fu chiesto allo
stato pontificio di farla divenire santa, ma lo stato pontificio rifiutò. Da
quando faceva l’attrice esibendosi nel ruolo di ingenua ne ha fatta di strada ed
è diventata in breve tempo potente in tutto il mondo ed amata da un pubblico
ampissimo. Lei stessa era una di loro, era la voce del popolo. Il leader
spirituale dell’Argentina. Sfruttò la sua popolarità per fare del bene ed
aiutare il prossimo. Seppur di umili origini ha fatto in breve tempo una
grandissima scalata in società. Su di lei è stato detto tutto, o forse resta
ancora tutto da dire. Più che un’ icona è stata un vero e proprio mito della
storia dell’ Argentina.
Tastes of fashion
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giovedì 23 aprile 2015
mercoledì 22 aprile 2015
Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?
Dopo quasi quaranta anni
da quando lo statista italiano Aldo Moro è stato catturato dalle brigate rosse
per poi morire nel retro di una macchina dopo quasi due mesi di reclusione in
un bunker. (Le brigate rosse sono state il più numeroso e longevo gruppo
terroristico del secondo dopoguerra di estrema sinistra) Questo è stato
sicuramente uno dei momenti più tragici della repubblica italiana dove non ci
sono certezza ma ancora tanti punti interrogativi. Delinquenti ancora a piede
libero e tanti dubbi ancora da sciogliere. Il giorno 16 marzo 1978 Aldo Moro si
trovava in una chiesa in via Fani a Roma con dei carabinieri all’interno con
lui e dei poliziotti fuori la chiesa che facevano da scorta, ma è importante
far sapere che tra i carabinieri vi era uno dei complici delle brigate rosse.
Il sedici marzo anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che è andato a distanza di anni sul luogo dove sono stati ammazzati cinque
poliziotti fedeli allo stato e alla democrazia per deporre una corona in loro
onore. I poliziotti sono tutti morti e tra i carabinieri vi era un complice
delle brigate rosse. Dopo la serie di omicidi che è stata fatta lui è stato
portato in un nascondiglio delle brigate rosse per 55 giorni e da li mandava
dei messaggi al mondo esterno, messaggi che hanno commosso l’Italia, fino al
giorno in cui Il presidente della democrazia cristiana poi il 9 maggio è stato
trovato senza vita in una Renault rossa in via Gaetani a Roma. Purtroppo
quando si è saputo che non c’era più niente da fare e che il corpo di Aldo Moro
era stato trovato inerme in quella macchina l’Italia ha sofferto tanto e non
sono mancati momenti di commozione e lacrime Aldo Moro aveva un rapporto
particolare con Aversa, infatti lui quando andava a Bari e da lì doveva
prendere il treno per Roma cambiava il treno ad Aversa rimanendo nella stazione
diverso tempo e chi lo ha conosciuto può affermare che era una persona davvero
molto affabile. Loquace e cortese con tutti.
martedì 7 aprile 2015
Total White
Moda, arte e design si tingono di bianco
Il bianco, da sempre simbolo di purezza e candore e'
il colore più chiaro tra tutti e solo a guardarlo trasmette senso di pace. Da
diversi anni e' molto usato nell'arredamento ed oltre a ciò anche per questa
primavera sarà molto di moda nell'abbigliamento, soprattutto d'estate perché risalta
il colore ambrato della pelle. Per questa primavera abbiamo visto presso il
palazzo Clerici di Milano sfilare Elisabetta Franchi, ad esempio, che mette insieme
colori chiari e brillanti. Ampi gonnelloni, sia lunghi che corti, abbinati a
top minimal. Giorgio Armani nel contempo ha presentato in passerella abiti a
palloncino e pantaloni leggeri. Ma anche le jumpinsuit e gli abiti di pizzo
saranno molto in voga questa stagione . Per quanto riguarda l'arredamento questo
colore ha la qualità di far apparire gli spazi più ampi e luminosi, ma l'unico
inconveniente potrebbe riscontrarsi nel pulire casa perché le macchie su pareti
e divani subito si notano. E nel campo dell’arte alcuni pittori hanno fatto di
questo colore un vero e proprio status symbol, come ad esempio Fontana che
tagliava le sue tele annullando così ogni tipo di colore e forma. Bianco come
il ghiaccio, come la neve e la nebbia, nell’arte è supremazia della sensibilità
pura.
A proposito di design voglio ricordarvi che dal
14 al 19 aprile a Milano ci sarà la cinquantaquattresima edizione del salone
del mobile che oltre allo spazio di Rho Fiera, avrà tante zone, tra via Tortona
e Brera, dove si svolgerà il fuorisalone ed esporranno designer, sia italiani
che stranieri, conosciuti in tutto il mondo. Davvero una bella occasione per
godersi il capoluogo lombardo e girare per la città.
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venerdì 3 aprile 2015
Moschino Barbie spring summer 2015
Barbie, che
adesso è pure su instagram, ha deciso di rifarsi fare il look da Moschino. L’iconica bambola nata negli anni sessanta ha il look adatto per ogni occasione
ed ama indossare stravaganti accessori. Il
rosa è il colore protagonista della collezione
ma non è l’unico ad essere presente. Le borse sono fatte dello stesso
materiale del salvagente e sono gonfiabili e sgonfiabili all’occasione. Poi
troviamo la più classica a forma di cuore (un modello tipico della maison
milanese) e quella a forma di radio o di scarpa. I costumi da bagno sono cuciti
sugli abiti da giorno e sembrano perfetti da indossare come copricostume.
Immancabile il simbolo del cuore su occhiali e camicette e quello della pace in
formato maxi, che pende da orecchini e cinture. Gli abiti da sera sono tutti bellissimi,
giganti paillettes e pellicce colorate sono l’ostentazione della sera. Una
collezione per chi non ha paura di osare.
giovedì 2 aprile 2015
Dsquared spring summer 2015
I fratelli
Canadesi hanno stupito ancora una volta il loro pubblico con capi molto particolari
e tanti giochi geometrici fatti con il colore. Nella primavera estate 2015 sono
tantissime le nuance di questa collezione tra cui: rosso, giallo, verde,
blu e lilla. Che mescolati come un
arcobaleno vengono fuori da nuvole di pieghe arricciate o piume colorate. Total
look per il giorno, per il mare e per la sera. Gli stilisti si mostrano
divertiti sulla passerella come se ci fosse un cielo sereno a splendere su di
loro. Il cielo dell’ estate che porta tanto calore e tanti colori, ma
soprattutto tanta gioia di vivere.
mercoledì 1 aprile 2015
N°21 spring/summer 2015
La
collezione n°21 impreziosisce il tartan con dozzine di pietre e decori. Accosta
questo motivo in modo insolito con capi verde acqua di pizzo. E tra pizzo e
chiffon le trasparenze non mancano. La donna Alessandro dell’ Acqua ama osare
con bizzarri abbinamenti di colore e audaci trasparenze. E’ davvero evidente
che andrà di moda la vita alta per i pantaloni e gli abiti che stringono molto
il punto vita. Le scarpe sono tutte uguali e tutte bellissime, con o senza
decori. Colorate e dai toni più disparati.
martedì 31 marzo 2015
Fausto Puglisi spring summer 2015
La
collezione di Fausto Puglisi è un tantino più colorata ed eccentrica di quella
precedente. Forme geometriche e colori forti come l’ arancione, il giallo, il
dorato interrompono gradevolmente quella che è la monotonia del bianco e del
nero. Tondi, ovali, rombi e quadrettini sono ovunque, ma lo stilista ama giocare
con trasparenze date da ampi trafori a groviera, oppure come quelli che abbiamo
visto sui golf, i giubbotti, le gonne e vestiti. Una collezione decisamente
straordinaria e avanguardista, dove lo stile geometrico è vero protagonista.
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