Dopo quasi quaranta anni
da quando lo statista italiano Aldo Moro è stato catturato dalle brigate rosse
per poi morire nel retro di una macchina dopo quasi due mesi di reclusione in
un bunker. (Le brigate rosse sono state il più numeroso e longevo gruppo
terroristico del secondo dopoguerra di estrema sinistra) Questo è stato
sicuramente uno dei momenti più tragici della repubblica italiana dove non ci
sono certezza ma ancora tanti punti interrogativi. Delinquenti ancora a piede
libero e tanti dubbi ancora da sciogliere. Il giorno 16 marzo 1978 Aldo Moro si
trovava in una chiesa in via Fani a Roma con dei carabinieri all’interno con
lui e dei poliziotti fuori la chiesa che facevano da scorta, ma è importante
far sapere che tra i carabinieri vi era uno dei complici delle brigate rosse.
Il sedici marzo anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
che è andato a distanza di anni sul luogo dove sono stati ammazzati cinque
poliziotti fedeli allo stato e alla democrazia per deporre una corona in loro
onore. I poliziotti sono tutti morti e tra i carabinieri vi era un complice
delle brigate rosse. Dopo la serie di omicidi che è stata fatta lui è stato
portato in un nascondiglio delle brigate rosse per 55 giorni e da li mandava
dei messaggi al mondo esterno, messaggi che hanno commosso l’Italia, fino al
giorno in cui Il presidente della democrazia cristiana poi il 9 maggio è stato
trovato senza vita in una Renault rossa in via Gaetani a Roma. Purtroppo
quando si è saputo che non c’era più niente da fare e che il corpo di Aldo Moro
era stato trovato inerme in quella macchina l’Italia ha sofferto tanto e non
sono mancati momenti di commozione e lacrime Aldo Moro aveva un rapporto
particolare con Aversa, infatti lui quando andava a Bari e da lì doveva
prendere il treno per Roma cambiava il treno ad Aversa rimanendo nella stazione
diverso tempo e chi lo ha conosciuto può affermare che era una persona davvero
molto affabile. Loquace e cortese con tutti.
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